L'acne è una dermatite caratterizzata dall'infiammazione dei follicoli pilosebacei, si mostra clinicamente con la formazione di comedoni aperti (punti bianchi), comedoni chiusi (punti neri), papule, pustole e nei casi gravi con noduli, cisti e cicatrici. Le sedi caratteristiche sono il volto, il collo, torace, dorso e glutei. Nella maggior parte dei casi non rappresenta un disturbo grave ma può causare cicatrici inestetiche e permanenti, influenzando negativamente la psiche e i rapporti sociali
Come si classifica l’acne?
Si distingue l’acne giovanile o adolescenziale e l'acne tardiva dell’adulto. Siamo abituati a pensare che l’acne sia un dermatosi solo degli adolescenti, invece anche gli adulti, sempre più, sono affetti da acne e si stima che circa il 10% delle donne in età adulta possono sviluppare l’acne. L’acne tardiva può comparire nell’adulto anche senza aver sofferto di acne giovanile. Clinicamente si distingue l’acne comedonica, papulosa, pustolosa, nodulo- cistica, conglobata, escoriata.
Quali sono le cause dell’acne?
La distribuzione e la fluttuazione degli ormoni nel periodo dell’adolescenza causa l’aumento di volume delle ghiandole sebacee e l’inizio della produzione del sebo. Il sebo è una secrezione oleosa, che serve a idratare, ammorbidire la cute e proteggerla dalle infezioni. L’eccesso di sebo può risultare irritante e indurre la formazione delle lesioni acneiche. Le lesioni acneiche si formano perché i dotti escretori delle ghiandole si ostruiscono a causa del sebo e della cheratina, a cui segue il ristagno del sebo, la sovracrescita di batteri (in primis il propionibacterium acnes) e infine può avvenire una distruzione del follicolo con la formazione della relativa cicatrice.
Tra le cause dello sviluppo del’acne rientrano la predisposizione familiare, livelli ormonali, fattori esterni (igiene, inquinamento ambientale, disordini di alimentazione, stress). Come spesso accade in medicina è difficile collegare cause ed effetti, tuttavia è esperienza comune che cibi ipercalorici, zuccheri complessi, dolciumi quali la cioccolata eccessivamente zuccherata, gli insaccati, i cibi grassi, le fritture e gli alcolici posso indurre un flare dell’acne.
Diagnosi
La diagnosi dell’acne è clinica e anamnestica
Terapie
La terapia per l’acne è commisurata all’età, alla severità del quadro clinico, alle aspettative del paziente e al suo stato di salute; la terapia spazia da terapie topiche in creme, gel, galenici e peeling eseguiti dal medico e farmaci sistemici assunti per bocca. La miglior terapia è quella che combina più molecole attive sommando i benefici di ogni singolo farmaco e riducendone gli effetti collaterali.
Le terapie mirano a controbilanciare e ridurre gli aspetti biologici anomali dell’acne, quindi mirano a ridurre le sovrainfezioni batteriche, la iperfunzionalità delle ghiandole, l’occlusione dei follicoli pilosebacei. Serve costanza nelle cure e pazienza per ottenere il risultato. L’acne può modificarsi nell’arco dei mesi e degli anni, "migrando", prevalendo in una zona del viso piuttosto che un’altra, o modificando le lesioni elementari che la compongono.
Bisogna porre attenzione a evitare creme e trucchi comedogenici ovvero che favoriscono il peggioramento dell’acne, evitare le pulizie del viso e i traumatismi sulle lesioni acneiche.
Il dermatologo è il medico competente per indicare il trattamento più adatto al singolo individuo
Dott. Giovanni Biondo
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Master di II livello in Chirurgia Plastica
Milano Via Meravigli 16
Ogni copia e riproduzione senza consenso del contenuto del presente articolo è severamente vietata
Comments