Un’altra parte del corpo soggetta alla proliferazione dei funghi della pelle oltre i livelli normali sono i piedi, spesso primo punto di contagio per infezioni che poi si diffondono al resto del corpo. Come spiega il dermatologo Giovanni Biondo: «È molto frequente vedere pazienti con un’infezione da funghi sui piedi, sulla mano dominante e poi, magari, sull’inguine. La dinamica con cui si diffonde è evidente. I piedi, specie se chiusi in scarpe da ginnastica poco areate, stretti in calze sintetiche, sono zone che agevolano la proliferazione dei funghi, aiutati anche da un’eventuale attività sportiva che può lacerare la pelle con piccole escoriazioni o bolle, scatenando l’infezione micotica. Con la mano dominante, poi, ci si tocca i piedi, magari per asciugarli dopo la doccia, o per tagliare le unghie, e, se con la stessa mano, o lo stesso asciugamani, tocchiamo altre parti del corpo, è facile diffondere l’infezione». La tinea pedis, o piede d’atleta, è diversa da quella cruris, perché è diversa la cute del piede da quella dell’inguine, e ha più varianti.
- La tinea pedis intertriginosa (degli spazi tra le dita) si presenta con arrossamento e desquamazione che poi arriva frequentemente alla macerazione. Si vede proprio la pelle che si stacca, con zone lacerate che spesso danno bruciore.
- La tinea pedis a mocassino, invece, colpisce la pelle della pianta del piede, che si ispessisce.
- La tinea pedis disidrosiforme si concentra sulla parte laterale dei piedi, dove si formano vesciole e pustolette che possono dare bruciore.
«Qualunque sia la forma», conclude l’esperto, «la soluzione è sempre la stessa: un trattamento topico a base di creme antimicotiche, scelte in base al tipo di infezione, anche se nel caso dei piedi ci vorrà un po’ più tempo per arrivare a completa guarigione».Use this space to connect with your readers and potential customers in a way that’s current and interesting. Think of it as an ongoing conversation where you can share updates about business, trends, news, and more.
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