Sport e Dermatologia. Lesioni traumatiche, Condizioni infiammatorie, Riacutizzazione di Condizioni precedenti
Praticare sport soprattutto per molte ore consecutive come avviene nelle competizioni sportive può causare un intenso stress per l’organismo. La pelle di uno sportivo è suscettibile a numerosi stress fisici e ambientali che minano la funzione di barriera protettiva cutanea.
Le diagnosi dermatologiche legate allo sport sono di natura infettiva, traumatica o infiammatoria, legate all’ambiente e al contatto fisico, talune compaiono de novo altre si riacutizzano.
Un esame dermatologico total body andrebbe eseguito per cercare lesioni legate allo sport e per eseguire uno screening oncodermatologico soprattutto per chi pratica sport all’aria aperta per la diagnosi precoce del melanoma e di altri tumori cutanei.
Gli sportivi abitualmente eseguono visite cardiologiche, polmonari, neurologiche mentre la visita dermatologica non rientra tra le priorità. Ci sarebbero numerose ragioni per le quali analizzare la cute, i capelli, le unghie e le membrane mucose, e ancora, controllare gli stressogeni ambientali e fisici. Tra i tanti esempi possibili, il dermatologo eseguendo l’esame dei linfonodi superficiali può focalizzare l’attenzione su processi infettivi e neoplastici, esaminando le articolazioni può porre sospetto di connettivopatie, esaminando il cavo orale e le altre mucose può sospettare carenze vitaminiche, malattie autoimmuni etc
Il paziente andrebbe visitato in tutte le aree del corpo, in maniera sistematico per minimizzare le omissioni, in una sala visita adatta, luminosa.
Un buon schema utilizzabile per una corretta visita è costituito dall’iniziare a esaminare la testa, facendo attenzione a orecchie, cuoio capelluto, naso, palpebre, spazi retroauricolari, pieghe del collo, bocca, e successivamente tronco e arti non tralasciando ascelle, clavicole, glutei, genitali, spazi interdigitali e unghie.
L’ausilio della dermatoscopia migliora l’accuratezza diagnostica delle lesioni pigmentate, infatti, la illuminazione polarizzata e non, e la magnificazione delle immagini, permettono al medico di vedere le lesioni pigmentate in maniera più chiara, aumentando l’accuratezza diagnostica.
Funzioni aggiuntive della dermatoscopia sono l’acquisizione delle immagini dei nevi irregolari e la mappatura dei nei sulle diverse aree del corpo.
Negli atleti i disordini cutanei possono manifestarsi in una specifica area del corpo, o con un pattern particolare, la diagnosi precoce permette di limitare i danni e di iniziare una terapia appropriata.
Alcune diagnosi dermatologiche permettono di continuare a praticare sport altre impongono uno stop momentaneo fintanto che si ottenga la guarigione.
Infortuni traumatici o meccanici
Bolle vescicole da frizione
Insorgono facilmente a causa di forze di frizione, bastano pochi cicli di strofinio della pelle per causare la distruzione dei legami delle cellule epiteliali degli strati cutanei più superficiali.
Ad un iniziale eritema segue il pallore con associazione di bruciore e dolore pungente con contemporanea formazione delle vescicole e delle bolle. Fattori che contribuiscono nella eziopatogenesi sono il calore, l’umidità, scarpe che calzano male il piede, un esercizio eccessivo o inusuale. Le zone più coinvolte sono le falangi distali delle dita e il tallone. E’ necessario prevenire e curare vescicole e bolle per il rischio di sovrainfezione microbica.
Callosità e corni cutanei sono ispessimenti della cute che si formano in corrispondenza di prominenze ossee per una reazione di difesa dallo strofinio cronico e ripetuto. Punti in cui spesso si formano i calli sono le mani e i piedi nella porzione volare. I corni o clavi che spesso vengono scambiati erroneamente per calli si sviluppano invece nella porzione dorsale, sono ispessimenti cutanei dovuti sempre alla frizione ripetuta nel tempo. La maggior parte dei corni sono duri secchi, dolenti e infiammati, alla vista presentano un core centrale che invece è assente nei calli. Nei calli in genere è assente l’infiammazione e il dolore. La visita dermatologica serve a escludere la presenza di verruche volgari o neoformazioni infette o neoplastiche, e altresì a consigliare una terapia che permetta di ridurre e risolvere calli e corni.
Collagenomi, Knucklepads e noduli degli atleti.
I Knuclepads (letteralmente cuscinetti per le nocche) sono delle callosità distinte che si sviluppano sopra le articolazioni interfalangee di piedi e mani, sia negli sportivi che nei manovali. Sono callosità benigne circoscritte, lisce, dure dal colore della cute o leggermente arrossate.
I noduli degli atleti sono noduli color pelle, piccoli, asintomatici insorgono sul dorso dei piedi, delle ginocchia, sono comuni in surfisti e boxers. La maggior parte si formano per frizione o per reazione granulomatose a frammenti esogeni. All’istologia si osservano aumento delle bande di collagene nel derma reticolare.
Papule piezogeniche o ernie cutanee sono papuledi 1-5 mm color cute o giallastre, indolori, localizzate nelle zone di pressione, ad esempio la regione laterale, posteriore o mediale del tallone, ma anche polso e palmo delle mani. Originano dall’erniazione del grasso sottocutaneo quando vi è un esercizio prolungato.
Dott. Giovanni Biondo
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Master di II livello in Chirurgia Plastica
Milano, Via Meravigli 16
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